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L'arredamento nel corso dei secoli

Scritto da Super User on . Postato in Filosofia dell'arredamento

800px-Interior of an Ancient Roman House
L'arredamento consiste nella sistemazione formale e funzionale dello spazio interno. In tal senso, esso si distingue dall'architettura che, in quanto conformazione spaziale, ne costituisce il presupposto. Consentendo l'adattamento dello spazio alle esigenze pratiche e psicologiche e simboliche comunicative dell'uomo, l'arredamento può considerarsi il prolungamento logico dell'architettura e sua altra specificazione.
Nella sua funzione di configurazione dell'ambiente, interagisce con la definizione dello spazio, stabilita dalla progettazione architettonica.
L'arredamento, come indica la radice etimologica del termine dal gotico radfan che significa "mettere in ordine", s'identifica con l'organizzazione complessiva dell'ambiente, rispondente a una concezione unitaria e stabilita in conformità a convenzioni culturali, più o meno vincolanti (gli stili), generalmente dettate da una nazione guida, culturalmente egemone, ed avente, pur con le varianti locali, carattere internazionale.
Nelle abitazioni rudimentali dei popoli primitivi, non esiste, per lo più la distinzione tra architettura e arredamento. L'arredamento è inglobato nella stessa elementare struttura architettonica, eccezion fatta per i pochi utensili indispensabili alla vita giornaliera.
Pervenuto a fenomeno storico, l'arredamento si sviluppa, nel mondo antico conformemente alle diverse civiltà, in ciascuna delle quali pur con i reciproci influssi, percorre un autonomo ciclo evolutivo, producendo forme adeguate alla cultura artistica e tecnica, all'organizzazione sociale, alle condizioni economiche di ogni popolo.
In Egitto il mobilio s'integrava assai poco con l'architettura, disponendosi secondo occasionali necessità funzionali. Lo spazio interno veniva comunque fortemente caratterizzato in senso decorativo, grazie alla sontuosa ornamentazione di soffitti, pareti e pavimenti.
Nella regione della Fenicia, Assiria, Persia i mobili e suppellettili di manifattura egiziana erano diffusi perché erano riconosciuti ed apprezzati in quasi tutto il bacino del Mediterraneo.
Caratteristico dell'abitazione di questi popoli era l'ampio uso del legno, materiale di cui la regione era particolarmente ricca, i fenici tuttavia non diedero un'impronta particolarmente originale all'arredamento.
Analogo per l'arredamento dei Persiani il cui mobilio presenta una tipologia limitata e scarsa originalità a differenza dell'abitazione persiana che si presenta ricca e vivace.
Erede della civiltà minoica e micenea nel campo dell'arredamento l'antica Grecia riflette inizialmente suggestioni orientali, particolarmente dell'arredamento assiro-persiano, come denotano le linee rigide e gli angoli squadrati del mobilio nel periodo oligarchico. In seguito svincolatasi dall'influsso culturale persiano, la società greca poté produrre forme originali anche nell'ambito delle arti applicate.
L'abitazione greca conservando sempre le caratteristica comune a tutti i paesi dell'area mediterranea, privilegia il rapporto con la natura, reso stretto e all'interno stesso dell'abitazione, grazie alla costante uso del cortile e regolato mediante portici e colonnati, in totale osmosi di ciascun ambiente con lo spazio esterno.
L'arredamento romano, se nella fase matura dell'impero ci appare ancora fortemente tributario della Grecia ellenistica, non è privo di tratti tipici. Anzitutto, l'architettura rileva anche nell'edilizia privata, una più matura concezione dello spazio interno, articolato in vani dalla distinta e specifica destinazione funzionale, riservati ad usi di rappresentanza, di servizio. In esso l'arredamento s'inserisce prevalentemente come intervento decorativo sul supporto architettonico: ornati lignei pittorici per i soffitti, mosaici sui pavimenti, affreschi sulle pareti.
Per tutta l'epoca carolingia anche la vita dei nobili si svolge in un unico vasto ambiente: nelle residenze fortificate, improntate quasi esclusivamente a criteri difensivi. L'ampia sala centrale della pianta solitamente regolare, non solo è destinata a funzioni di rappresentanza (ricevimenti, banchetti) ma ospita anche le diverse attività della vita quotidiana. Nell'ambiente indifferenziato la suddivisione in zone è affidata ad elementi mobili, quali tende e cortine, mentre, a scopo prettamente decorativo stoffe drappeggiate coprono anche le pareti, introducendo l'unica nota di lusso. Distingue le dimore nobiliari, la presenza del letto, munito di cortine per isolarlo dall'ambiente circostante, e del trono che, in quanto elemento più importante è spesso arricchito da cuscini e sete.

Continua nel prossimo articolo. Tratto dalla tesi di laurea di Veronica Vella "Cultura e marketing nel settore dell'arredamento. Il caso Cucine della Nonna".